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Quando il degrado e la sicurezza di Roma si trasformano in una disfatta.
Assistiamo al crollo verticale di Roma, la Capitale d’Italia che come tale dovrebbe essere lo specchio del Bel Paese 비트세이버 아바타. E invece non lo è affatto, come denunciano tanti dei suoi abitanti stanchi del degrado a cui ci si sta inesorabilmente abituando.
Un termometro di un clima che si fa sempre più pesante e di una indignazione che in realtà non si concentra solo sul degrado – dal centro storico alle aree verdi alle periferie – ma che passa anche dalla crisi delle sue municipalizzate, quella dei trasporti e della pulizia ambientale 다운로드.
Quelle di oggi son cartoline di una città difficili da spedire con quei sacchi della spazzatura onnipresenti ovunque in tutti i municipi, le buche per le strade, gli alberi non potati che cadono, i tombini che si intasano alle prime due gocce di pioggia, gli autobus stracarichi che sempre piú spesso vanno a fuoco 다운로드.
Per non parlare dei crolli strutturali dei tetti delle Chiese che vengono giù come sbriciolati dal terremoto. E ancora scale mobili che trasformano il rientro a casa di tanti cittadini in un inferno, di fronte agli occhi di turisti sbalorditi 다운로드.
Negli ultimi giorni poi quella stessa frustrazione che molti provano quotidianamente è stata rinfocolata con la terribile notizia di San Lorenzo Atom package download. Una tragedia annunciata che ha sconvolto gli animi di tutti i cittadini. Roma non è una città sicura. I romani non si sentono sicuri.
La sicurezza non si garantisce con slogan che incitano all’odio ma con la presenza dello Stato 다운로드.
Il Sindaco Raggi dovrebbe dichiarare il proprio fallimento. Ammettere di non avercela fatta, chiedendo scusa ai romani. Inutile andare avanti in questo modo 탈옥 어플 다운로드. È inutile e dannoso per Roma.
È ora di dire basta e di agire con serietà.
Non ci interessano più i rimpalli di responsabilità tra passato e presente, tra istituzioni e partiti politici 다운로드.
Serve costruire una nuova immagine di questa Roma. Più controlli nei quartieri, più illuminazione nelle strade, più polizia locale a presidiare il territorio 다운로드.
Non possiamo permettere che La Capitale sprofondi ancora di più nel degrado e nell’incuria. Una immagine sbiadita fatta di chiacchiere e di promesse non mantenute 총 효과음 다운로드. Per questo sono contenta di aver partecipato alla manifestazione organizzata da “Roma per tutti Tutti per Roma”, un gruppo di donne coraggiose che hanno costituito un gruppo social su Facebook con l’obiettivo di “mostrare al Sindaco di questa città quello che non funziona affinché funzioni”. Ci hanno messo la faccia, hanno colto il desiderio dei romani e delle romane di uscire dal silenzio. Hanno inviato dei segnali importanti che la politica e in particolare la sinistra, deve saper interpretare.
Un’organizzazione informale, progressista e democratica, civica. Come rappresentante di una Istituzione e come appartenente ad un Partito che oggi sta cercando di rilanciarsi senza alcuna pretesa di mettere il cappello su iniziative spontanee, ho deciso di scendere in piazza da cittadina comune. Ho il dovere di ascoltare queste proposte, di percepire questo sentimento di rabbia e di frustrazione verso ciò che non funziona per provare a trasformarlo in politiche pubbliche che possano risolvere i problemi di questa città. C’è un umore nuovo dentro il fiume di persone che si sono date appuntamento al Campidoglio e che lo ha risalito a piedi, per protestare contro l’amministrazione pentastellata. Diecimila persone che si autoconvocano, raccogliendo un appello lanciato sul web, raccontano un nuovo modo di fare opposizione: in prima persona, lontano dalle tastiere dei computer o dalle riunioni di partito. Esserci per esserci. Per ritrovarsi. Ora come non mai serve il coraggio di dire la verità, delle volte anche a scapito del consenso. Serve partecipare, confrontarsi, incontrarsi, per fronteggiare le prevaricazioni che stiamo subendo dalle peggiori destre che ci governano. Ora come non mai serve restare uniti, per costruire insieme il futuro di questa bellissima città e di questo paese straordinario.