Legals
Informativa sui CookiesPrivacy Policy
È stata approvata nel Lazio la prima legge in Italia a tutela dei lavoratori digitali. La legge riguarda non solo i rider, i fattorini che consegnano cibo a domicilio, ma una vasta platea di lavoratori la cui attività è organizzata dalle applicazioni 다운로드. Nel Lazio i lavoratori digitali sono migliaia, di cui 7 mila impiegati dalle piattaforme di food delivery. Con questa nuova legge la Regione intende così colmare un vuoto normativo in materia di lavoro a domanda attraverso le piattaforme digitali 다운로드. Un provvedimento che mira alla tutela dei lavoratori della cosiddetta “gig economy”, vale a dire quel modello economico in cui domanda e offerta di servizi e competenze sono gestiti online attraverso piattaforme e app dedicate 다운로드. I tredici articoli della legge introducono: la tutela della salute e della sicurezza; la tutela assistenziale e previdenziale, con l’obbligatorietà della copertura assicurativa e la promozione di forme di tutela integrative; un principio sul compenso che non può in ogni caso essere inferiore alla misura oraria minima determinata dai contratti collettivi di settore, disponendo un divieto per le piattaforme digitali di ricorrere al compenso a cottimo 다운로드.
Approvata a maggioranza anche la legge che modifica le norme sul Cal. L’obiettivo delle norme è quello di semplificare i meccanismi di funzionamento del Cal per rendere, da un lato, più efficaci e puntuali i pareri resi e, dall’altro, per migliorare le attività di concertazione con la Giunta regionale che dovranno avvenire periodicamente e comunque almeno una volta ogni tre mesi 영화 인투더스톰 다운로드. Importanti anche le modifiche che incidono sulla composizione dell’organismo, tra cui quelle che prevedono la decadenza per i membri che non partecipano a tre sedute consecutive e quelle che delineano le modalità di sostituzione dei componenti dell’Ufficio di presidenza in caso di cessazione dalla carica 다운로드. Sempre nel mese di marzo è stata discussa e approvata in aula la mozione “Sovvenzioni statali a Radio Radicale” presentata dalla consigliera Michela di Biase e sottoscritta dai consiglieri: Capriccioli, Ciani, Bonafoni e Ognibene 해시태그 다운로드. Dopo 42 anni di servizio, Radio Radicale rischia di chiudere in seguito ad una scelta di questo Governo che, attraverso la legge finanziaria, prevede un minore stanziamento di risorse 트위터 아카이브 이레이저 다운로드. Radio Radicale ha un significato straordinario per quanto riguarda l’informazione pubblica, possiede un archivio storico, unico nel panorama italiano, dà voce a tutti i partiti dell’arco costituzionale, segue tutti i lavori parlamentari garantendo da sempre il pluralismo dell’informazione 파랜드택틱스 2 다운로드. Con la mozione la consigliera Di Biase chiede che il Presidente della Regione Lazio e la Giunta regionale si impegnino a farsi parte attiva nei confronti del Governo nazionale e del Ministero dello Sviluppo Economico affinché pongano in essere tutte le azioni possibili per evitare la chiusura e il conseguente drammatico epilogo di un’esperienza unica e insostituibile come quella di Radio Radicale 은별바둑 2014 다운로드.